I cannabinoidi sono nativamente presenti nella pianta fresca in forma acida. Trattare il materiale vegetale a temperature molto basse e al riparo dalla luce solare, garantisce una migliore preservazione delle molecole acide, che mantengono la propria struttura senza degradarsi.
Con l’ingestione della pianta fresca i cannabinoidi acidi esplicano un’attività sulle nostre cellule completamente diversa da ciò che producono i cannabinoidi in forma neutra. Il d-9-THC quando è ancora in forma acida non produce effetti stupefacenti ed ha prevalentemente un’attività anti-infiammatoria. Le attività dei fitocannabinoidi acidi sono così potenti e diverse da quelle delle forme neutre che sono state oggetto di brevetto.
La temperatura, assieme alla luce, è responsabile del cambiamento di forma dei fitocannabinoidi; per questa ragione la canapa deve essere utilizzata fresca se si intendono valorizzare le proprietà salutistiche dei cannabinoidi acidi.
Un modo largamente utilizzato è quello di aggiungerla a frullati, centrifughe o succhi e consumata fresca, in alternativa conservata mediante congelamento. Il sapore forte e speziato della canapa deve essere miscelato con altri alimenti o essenze altrettanto potenti, in modo da rendere la bevanda finale accettabile e persino gradevole.
La decarbossilazione è il processo attraverso il quale i cannabinoidi acidi della canapa sono trasformati in molecole neutre. La temperatura di 140°C applicata per 15 minuti converte da acido in neutro i cannabinoidi.